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Salmo contro gli idoli della legge

  • Immagine del redattore: nuovacristianita
    nuovacristianita
  • 5 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Tratto dal blog Parole Ortodosse di Padre Giovanni Festa



O Tu, che abiti nel silenzio tra le ceneri del cuore,

ascolta il pianto dei figli che hai amato

prima che fossero puri,

prima che fossero degni.


Non ti loda chi conta le pietre del peccato,

né chi misura l’amore con il righello dei farisei.

Essi gridano: “Lontano dai sacramenti chi ha amato due volte!”

Ma Tu apri le porte

e versi vino anche nelle mani tremanti

di chi ha rotto il pane con lacrime.


Essi dicono: “Dio non può voler religioni diverse!”

Ma Tu non abiti nei catechismi,

Tu cammini scalzo nei templi di ogni lingua,

e Ti lasci chiamare anche da chi non Ti conosce.


Essi invocano anatemi per statue di terra,

e non vedono il vitello d’oro

che si costruiscono con il potere e la dottrina.


Essi temono l’amore che non somiglia al loro

e benedicono solo chi si inginocchia come loro,

ma Tu, che sei Spirito,

soffi anche tra le tende

dei pastori che nessuno chiama santi.


Essi custodiscono la legge,

ma ignorano il povero che dorme sui gradini della chiesa.

Essi baciano l’altare,

ma chiudono la bocca a chi soffre,

e fanno delle vecchie preghiere

una prigione per le anime libere.


O Tu, Dio senza uniforme,

fa’ crollare i troni che si alzano sopra il Tuo nome,

brucia le formule che opprimono,

e sveglia le pietre

perché gridino ciò che i cuori hanno dimenticato.


Non chiederci coerenza,

chiedici compassione.

Non offrirci dogmi,

ma pane caldo e mani che accolgono.


E se c'è da scomunicare,

che siano le labbra dure,

e non l’amore ferito,

a cadere fuori dal Regno.


(Antonio Marra © 2025)

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